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lunedì 26 ottobre 2009

E la sump è tornata al suo posto.




Ebbene si, con oggi la sump è ritornata nel suo posto, pronta a dare il suo decisivo contributo per la riuscita del progetto Asdu.

La sump e tutti i suoi componenti sono stati nei giorni scorsi accuratamente puliti con acqua e acido cloridrico (al supermercato muriatico n.d.r.) sciaquati per bene con acqua dolce e oggi sono ritornati al loro posto.

A dir la verità manca solamente il reattore di calcio Korallin C1501 all'appello ma per questo si è resa necessaria una manutenzione più pesante. Infatti ho dovuto tagliare di netto i bulloni che tenevano serrato il tappo del reattore al resto del corpo in quanto completamente arruginiti dalla salsedine.

Inoltre c'è stata l'amara sorpresa di trovare la girante della pompa di ricircolo (una EHEIM 1048) rotta. Sia l'alberino in ceramica sia il corpo della girante hanno dato forfait, facendomi ricredere che le EHIEM siano pompe indistruttibili.

La mancanza del reattore di calcio in questo primo periodo di maturazione non inficierà nel corretto "funzionamento" della vasca in quanto per un bel pò di mesi non vi sarà bisogno di integrare il calcio in maniera così importante visto il ridottissimo consumo da parte della vasca stessa.

Ho colto inoltre l'occasione per rifare completamente i cablaggi dei quadri prese e timer, più per scrupolo in realtà che per bisogno reale. E' vero che i quadri che ho utilizzato non sono stagni ma già ad una prima ispezione non mostravano internamente segni di corrosione.

Quello che invece i segni li ha mostrati già diverso tempo fa è stato uno dei due timer Gewiss da incasso. Da almeno un'anno non dava cenni di vita, con l'occasione l'ho sostituito anche se in realtà non mi è mai servito a nulla visto e considerato che il movimento in vasca è affidato a due pompe elettroniche Tunze Turbelle comandate dal loro controller.

In foto i risultati dei lavori di questa settimana, l'ordine regna sovrano nella sump, ma per quanto? Non preoccupatevi appena l'acquario inizierà a girare l'ordine se ne andrà e nella mia sump tornerà a regnare il casino!

sabato 17 ottobre 2009

Un'impegno preciso... Mai più sabbia nelle mie vasche.


Ebbene si, dopo quindici giorni di duro lavoro (assolutamente falso) oggi ho rimosso dalla vasca l'ultima roccia ed ora sono tutte al buio in garage ad aspettare il loro turno per poter essere rimesse in un ambiente decisamente più consono a loro.

Così facendo ho lasciato scoperto in tutta la sua melmosità il fondo di sabbia corallina che avevo messo dopo un'anno e mezzo dall'avvio della vasca. La scelta della graulometria all'epoca era caduta su una grana medio-sottile 2/3 mm e mi ero limitato a depositarne mezzo centimetro nelle parti visibili del fondo.

Inutile dire che subito l'effetto ottico è stato sorprendente. La vasca sembrava davvero essere un'altra. Il riflesso della luce, finalmente quel vetraccio di fondo scomparso dalla vista. Dio ero convinto di aver fatto la scelta giusta!


Ma questo mio entisiasmo è durato solo pochi giorni, ovvero il tempo necessario che il mio A.Frenatus scoprisse quanto bello era grattarsi la pancia nella sabbia. Risultato... Gran parte del fondo in pochi giorni era stato sparato tra le rocce dalla coda del malefico pagliaccio.

Siamo tornati allo status iniziale insomma con l'effetto sabbia svanito, vetraccio di fondo in bella vista e in più un'ottima pattumiera per detriti tra le rocce.

Dopo che oggi ho visto quanta melma c'è nel fondo sono arrivato alla conclusione che "mai più sabbia nelle mie vasche" ovviamente DSB a parte. Non ne siete convinti?

Guardate le foto... Non fanno ribrezzo???

giovedì 15 ottobre 2009

Smontare un'acquario marino... Mai cosa più noiosa e triste...

Dopo la decisione di smontare tutta la vasca e la rocciata, da dieci giorni a questa parte sono alle prese con il duro lavoro manuale.

Pezzo dopo pezzo la rocciata del vecchio allestimento viene smantellata; Si, pezzo dopo pezzo perchè all'atto dello smantellamento corrisponde un'accurata soffiata sotto il getto della turbelle di ogni singola roccia per allontanare quanta più porcheria che in questi ultimi due anni di vicissitudini varie (purtroppo non acquariofile) si è accumulata sui preziosi substrati, base di ogni acquario marino.

Roccia dopo roccia, perchè il tempo è purtroppo sempre tiranno e allo stesso tempo per non creare sbalzi troppo bruschi nella restanti rocce presenti.

Il livello dell'acqua scende e questa deve essere reintegrata non con la solita acqua dolce d'omosi ma con acqua e sale.... Si proprio come accade per un normale cambio d'acqua, mi appare strano dover mettere nella tanica del reintegro acqua e sale!

Le rocce vengono poi trasferite in capienti tini di platica posti in garages, questo perchè ho ritenuto opportuno dare una sferzata decisa alla vasca elimando prima di tutto la sabbia, che benchè aggiunta in ragione di pochi millimetri ha raccolto in quasi quattro anni uno strato di melma tale da mettersi in competizione con la più lurida porcilaia.

In secondo luogo per pulire per bene i vetri, che causa lo smontaggio in fretta e furia dell'allestimento precedente sono stati a contatto molto stretto e per un tempo tutt'altro che breve con rocce e alghe.

Durante lo smantellamento, ogni tanto il pensiero va a quella vasca che fino a due anni fa per me era bellissima ed in piena salute, mentre sposto una roccia molte volte tra me e me mi dico ahh... Roberto... Qui ti ricordi, c'era quella colonia immensa di Seriatopora Hystrix o ancora qui c'era quella talea di Acropora Tricolor che mi è stata spedita da un'amico acquariofilo di Genova e che non ho mai visto crescere oltre che 2 mm al mese...

I rimpianti sono tanti, magari avrei potuto gestire la vasca diversamente, evitando la svendita a negoziani cannibali di tanto ben di Dio, ma tanti sono anche gli stimoli per fare meglio e per migliorare dove è possibile, non tanto per quanto riguarda la parte tecnica che rimarrà intonsa in quanto ritengo sia ancora di buon livello, ma per tutto quello che riguarda la cura e la gestione della vasca intesa sopratutto come biotopo, che in questo allestimento si rifarà il più possibile a quello di un reef Maldiviano, ma anche come gestione spicciola che sarà ispirata alla sola filosofia berilinese, la più semplice, ma forse in fondo in fondo anche la più efficace e perchè no... economica.

Credetemi i ricordi sono tanti, non ho il coraggio di mettere qui una foto della vecchia vasca, ma chi di voi è curioso e proprio non ne vuole fare a meno di vedere com'era basta che inserisca su google le parole chiave "acquario marino roberto tommasini". La vostra curiosità sarà ripagata.