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domenica 29 novembre 2009

E luce fu!

E si... Oggi con due giorni di anticipo rispetto al mese preciso preciso ASDU ha iniziato a prendere luce.
Un'oretta, ancora poca, ma sufficiente per cambiare l'aspetto al salotto dopo un mese di buio pesto.

Ora il fotoperiodo sarà incrementato, salvo spiacevoli sorprese in corso d'opera, di un'ora a settimana fino ad arrivare a regime con 9 ore. Questa probabilmente è la fase più odiata e temuta dall'acquariofilo... Infatti le varie fasi algali sono li in agguato, e molte volte (speriamo che non sia proprio questa) nemmeno il mese di buio ed i valori chimici "a posto" sono capaci di scongiurarle.

Vi terrò aggiornati!

Per quanto riguarda la chimica della vasca, in questo mese non ho mai aggiunto nulla se non integratori di calcio e magnesio per riportarli su valori accettabili dopo che il sale Hw-Wiedgant Marinemix professional che ho deciso di impiegare si è rivelato poverissimo di questi due elementi.

Ritengo che le rocce, se di buona qualità e ben "vive" abbiano loro tutto quello che serve per far partire una vasca, e anche in questa occasione la natura sembra avermi dato ragione.

I nitrati sono passati dai 50 mg del giorno che ho riempito la vasca agli attuali 4 mg/lt, i fosfati, dopo il picco di 0.80 mg/lt erano ieri a 0.36 mg/lt, un valore ancora elevatissimo per una vasca marina e per iniziare a dare luce, ma l'eliminazione "naturale" dei fosfati in acquario è molto più lunga rispetto che al ciclo dell'azoto e pertanto ho deciso di impiegare, anche per darmi una mano con i silicati molto elevati, (1,5 mg/lt) un pò di resine Forwater a base ferrosa specifiche per l'eliminazione di fosfati e silicati.

In nemmeno 24 ore il livello di fosfati è passato da 0.36 mg/lt a 0.00 mg/lt (entrambe le misure sono state fatte con fotometro Martini), mentre, per i silicati devo dire di non aver visto una grande calo...

Ma ecco nei dettagli i valori chimici misurati stamattina:

  • Temperatura: +25.4°C.
  • Salinità: 35 ppm.
  • Ph: 8.05
  • Luce: 1 Ora
  • Kh: 8.1
  • No2: 0.00
  • No3: 4
  • Po4: 0.00
  • Sio2: 1.5
  • Ca: 435
  • Mg: 1140
See You Soon!!

giovedì 12 novembre 2009

Cara ENEL ti scrivo...


In un periodo (leggi maturazione) in cui in vasca c'è ben poco da fare se non lasciare il tempo alle rocce vive di fare il loro sporco lavoro ho trovato anche lo spazio da dedicare alla compilazione di questo foglio excel prelevato dal sito dell'amico Danilo Ronchi (www.danireef.com) foglio con cui è possibile calcolare, in via ovviamente approssimativa il costo di gestione della propria vasca sotto il punto di vista del consumo di elettricità.

Per la mia pozza spannometricamente vengo a spendere la bella cifra di 127€! Sorpresa, non proprio, non sono nuovo agli acquari marini ma vedere una cifra (che magari non sarà di certo esatta) piuttosto che immaginarla fa sempre un pò effetto.

127 eurini non sono pochi... Dall'ENEL mi aspetto per lo meno gli auguri di Buon Natale! Non credo di essere un cattivo cliente!!!

giovedì 5 novembre 2009

Good luck ASDU.



Ebbene si... Ieri ASDU ha emesso i suoi primi vagiti, posizionate le rocce, riempita la vasca, l'acqua che inizia a tracimare, si accedono le pompe, è nato! Ora devo solo maturare e crescere piano piano, ma come tutti sanno maturare e crescere per un'acquario non è semplice...

A dir la verità non è stato semplice nemmeno il parto, nonostante la creazione della rocciata a secco (cioè a vasca vuota) l'impresa non è stata delle più facili, nonostante l'idea di disporre le rocce in salotto per poter valutare meglio la loro forma e scegliere il pezzo più adatto la rocciata è stata fatta e rifatta più volte.
Alla fine la scelta è stata questa, rocciata digrandante dalla parete di sinistra a simulare un reef che dalla laguna si butta in mare aperto, una soluzione già adottata nel mio precedente allestimento, ma questa volta alleggerita nella forma e nella quantità di rocce che è passata dai vecchi 85 kg (parte di questi in sump) agli attuali 52.

Per un momento mi era balenata l'idea di mettere in vasca solamente 40 kg di roccia staccandomi in maniera molto marcata da quel rapporto di un kg di roccia ogni 5 lt di acqua che rappresenta un dogma del metodo Berlinese.

Volevo contare molto sul fatto che lo schiumatoio alloggiato in sump (un LG900) è decisamente sovradimensionato per la vasca e dunque demandare a questo, quasi in toto l'opera di "ripulisti".

Mi è mancato però il coraggio, e l'idea di partire con il piede sbagliato mi ha fugato ogni dubbio.

C'è un vecchio detto che dice "chi ben comincia è a metà dell'opera" perchè contraddirlo???

lunedì 26 ottobre 2009

E la sump è tornata al suo posto.




Ebbene si, con oggi la sump è ritornata nel suo posto, pronta a dare il suo decisivo contributo per la riuscita del progetto Asdu.

La sump e tutti i suoi componenti sono stati nei giorni scorsi accuratamente puliti con acqua e acido cloridrico (al supermercato muriatico n.d.r.) sciaquati per bene con acqua dolce e oggi sono ritornati al loro posto.

A dir la verità manca solamente il reattore di calcio Korallin C1501 all'appello ma per questo si è resa necessaria una manutenzione più pesante. Infatti ho dovuto tagliare di netto i bulloni che tenevano serrato il tappo del reattore al resto del corpo in quanto completamente arruginiti dalla salsedine.

Inoltre c'è stata l'amara sorpresa di trovare la girante della pompa di ricircolo (una EHEIM 1048) rotta. Sia l'alberino in ceramica sia il corpo della girante hanno dato forfait, facendomi ricredere che le EHIEM siano pompe indistruttibili.

La mancanza del reattore di calcio in questo primo periodo di maturazione non inficierà nel corretto "funzionamento" della vasca in quanto per un bel pò di mesi non vi sarà bisogno di integrare il calcio in maniera così importante visto il ridottissimo consumo da parte della vasca stessa.

Ho colto inoltre l'occasione per rifare completamente i cablaggi dei quadri prese e timer, più per scrupolo in realtà che per bisogno reale. E' vero che i quadri che ho utilizzato non sono stagni ma già ad una prima ispezione non mostravano internamente segni di corrosione.

Quello che invece i segni li ha mostrati già diverso tempo fa è stato uno dei due timer Gewiss da incasso. Da almeno un'anno non dava cenni di vita, con l'occasione l'ho sostituito anche se in realtà non mi è mai servito a nulla visto e considerato che il movimento in vasca è affidato a due pompe elettroniche Tunze Turbelle comandate dal loro controller.

In foto i risultati dei lavori di questa settimana, l'ordine regna sovrano nella sump, ma per quanto? Non preoccupatevi appena l'acquario inizierà a girare l'ordine se ne andrà e nella mia sump tornerà a regnare il casino!

sabato 17 ottobre 2009

Un'impegno preciso... Mai più sabbia nelle mie vasche.


Ebbene si, dopo quindici giorni di duro lavoro (assolutamente falso) oggi ho rimosso dalla vasca l'ultima roccia ed ora sono tutte al buio in garage ad aspettare il loro turno per poter essere rimesse in un ambiente decisamente più consono a loro.

Così facendo ho lasciato scoperto in tutta la sua melmosità il fondo di sabbia corallina che avevo messo dopo un'anno e mezzo dall'avvio della vasca. La scelta della graulometria all'epoca era caduta su una grana medio-sottile 2/3 mm e mi ero limitato a depositarne mezzo centimetro nelle parti visibili del fondo.

Inutile dire che subito l'effetto ottico è stato sorprendente. La vasca sembrava davvero essere un'altra. Il riflesso della luce, finalmente quel vetraccio di fondo scomparso dalla vista. Dio ero convinto di aver fatto la scelta giusta!


Ma questo mio entisiasmo è durato solo pochi giorni, ovvero il tempo necessario che il mio A.Frenatus scoprisse quanto bello era grattarsi la pancia nella sabbia. Risultato... Gran parte del fondo in pochi giorni era stato sparato tra le rocce dalla coda del malefico pagliaccio.

Siamo tornati allo status iniziale insomma con l'effetto sabbia svanito, vetraccio di fondo in bella vista e in più un'ottima pattumiera per detriti tra le rocce.

Dopo che oggi ho visto quanta melma c'è nel fondo sono arrivato alla conclusione che "mai più sabbia nelle mie vasche" ovviamente DSB a parte. Non ne siete convinti?

Guardate le foto... Non fanno ribrezzo???

giovedì 15 ottobre 2009

Smontare un'acquario marino... Mai cosa più noiosa e triste...

Dopo la decisione di smontare tutta la vasca e la rocciata, da dieci giorni a questa parte sono alle prese con il duro lavoro manuale.

Pezzo dopo pezzo la rocciata del vecchio allestimento viene smantellata; Si, pezzo dopo pezzo perchè all'atto dello smantellamento corrisponde un'accurata soffiata sotto il getto della turbelle di ogni singola roccia per allontanare quanta più porcheria che in questi ultimi due anni di vicissitudini varie (purtroppo non acquariofile) si è accumulata sui preziosi substrati, base di ogni acquario marino.

Roccia dopo roccia, perchè il tempo è purtroppo sempre tiranno e allo stesso tempo per non creare sbalzi troppo bruschi nella restanti rocce presenti.

Il livello dell'acqua scende e questa deve essere reintegrata non con la solita acqua dolce d'omosi ma con acqua e sale.... Si proprio come accade per un normale cambio d'acqua, mi appare strano dover mettere nella tanica del reintegro acqua e sale!

Le rocce vengono poi trasferite in capienti tini di platica posti in garages, questo perchè ho ritenuto opportuno dare una sferzata decisa alla vasca elimando prima di tutto la sabbia, che benchè aggiunta in ragione di pochi millimetri ha raccolto in quasi quattro anni uno strato di melma tale da mettersi in competizione con la più lurida porcilaia.

In secondo luogo per pulire per bene i vetri, che causa lo smontaggio in fretta e furia dell'allestimento precedente sono stati a contatto molto stretto e per un tempo tutt'altro che breve con rocce e alghe.

Durante lo smantellamento, ogni tanto il pensiero va a quella vasca che fino a due anni fa per me era bellissima ed in piena salute, mentre sposto una roccia molte volte tra me e me mi dico ahh... Roberto... Qui ti ricordi, c'era quella colonia immensa di Seriatopora Hystrix o ancora qui c'era quella talea di Acropora Tricolor che mi è stata spedita da un'amico acquariofilo di Genova e che non ho mai visto crescere oltre che 2 mm al mese...

I rimpianti sono tanti, magari avrei potuto gestire la vasca diversamente, evitando la svendita a negoziani cannibali di tanto ben di Dio, ma tanti sono anche gli stimoli per fare meglio e per migliorare dove è possibile, non tanto per quanto riguarda la parte tecnica che rimarrà intonsa in quanto ritengo sia ancora di buon livello, ma per tutto quello che riguarda la cura e la gestione della vasca intesa sopratutto come biotopo, che in questo allestimento si rifarà il più possibile a quello di un reef Maldiviano, ma anche come gestione spicciola che sarà ispirata alla sola filosofia berilinese, la più semplice, ma forse in fondo in fondo anche la più efficace e perchè no... economica.

Credetemi i ricordi sono tanti, non ho il coraggio di mettere qui una foto della vecchia vasca, ma chi di voi è curioso e proprio non ne vuole fare a meno di vedere com'era basta che inserisca su google le parole chiave "acquario marino roberto tommasini". La vostra curiosità sarà ripagata.