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domenica 28 febbraio 2010

Talee...






La vasca prende sempre più vita, oramai in vasca ci sono quasi 20 talee di SPS, gran parte delle quali di dimensioni molto contenute mentre per quanto riguarda le 4 talee selvatiche sono stato costretto ad inserirle di dimensioni più generose.

Oltre agli SPS in vasca sono presenti al momento quattro LPS di cui uno, una Favia che è cresciuta spontaneamente dalle rocce vive. Gli LPS verranno sicuramente incrementati nei mesi a venire visto il periodo particolarmente favorevole verrà quasi di sicuro inserita una Catalaphyllia e molto probabilmente una Tubastrea Coccinea.

Molti di voi si chiederanno se ho istinti masochisti ad inserire una Tubastrea, animale che se non nutrito a dovere (e meticolosamente) in fretta deperisce e muore. Raccoglierò la sfida con questo LPS? Penso proprio di si...

La vasca sta girando molto bene, la politica dei pochissimi pesci, unitamente ad una gestione minimalista sta dando i suoi frutti. I nutrienti sono tutti molto bassi, in particolar modo i fosfati rimangono costanti a 0.00 mg/lt (fotometro Martini e test Merckx) mentre i nitrati rimangono contenuti entro i 0,2 mg/lt (Test Merckx).

La vasca al momento vede un'unica aggiunta giornaliera che è data dagli 8 cc di H&S Marine de Lux Extra, oltre che al poco cibo somministrato ai pochissimi e piccolissimi pesci...

Il rateo di crescita al momento mi pare molto buono, in poco più di un mese la talea selvatica di A.Gomezi è cresciuta di circa 1 cm per ramo, mentre specie decisamente più veloci come M.Digitata hanno raggiunto anche i 2 cm al mese.

Ma ora veniamo alle foto... Premessa, le foto sono state scattate al volo, senza cavalletto e scatto remoto. Dunque i risultati sono quello che sono...

L'attrezzatura è data dal corpo Canon 10D unitamente alla lente 24/105 mm f4 USM L.

domenica 10 gennaio 2010

ASDU Inizia a prendere forma e.... Vita!


La fase di maturazione si sa essere la più noiosa in assoluto, si vorrebbe riempire la vasca di vita, osservare pesci colorati nuotare tra i coralli ed invece ci si deve limitare a guardare a rate un'ammasso più o meno informe di rocce vive che settimana dopo settimana viene illuminato sempre più in attesa di arrivare all'agoniato fotoperiodo.

Sono sempre stato convinto, fin dalla mia prima esperienza acquariofila marina che il mese di buio e l'incremento graduale del fotoperiodo sia un dogma a cui ogni acquariofilo dovrebbe piegarsi.

Anche in occasione di questo mio quarto allestimento l'ho seguito alla lettera e nonostante non sia ancora a fotoperiodo e a meno di clamorose sorprese dell'ultimo minuto devo dire che questa strada ha pagato.

Attualmente il fotoperiodo di ASDU è a 7 ore, durante l'incremento non ho riscontrato, almeno fino ad ora grosse esplosioni algali. Quando ho iniziato a dar luce la chimica dell'acqua era già discreta, gli inquinanti contenuti entro livelli accettabilissimi, l'unico valore veramente fuori dalle righe riguardava i silicati che al momento dell'accensione erano misurati in 1.5 mg/lt, valore che poi era gradualmente calato fino a 0.7 mg/lt all'inizio della quinta settimana.

A metà di questa ho registrato un modestissimo aumento di diatomee per lo più concentrate sul vetro di fondo e sulle rocce che in breve hanno assunto il caratteristico color marrone. In due giorni il valore di silicati è sceso fino a divenire non più misurabile e tempo qualche altro giorno le diatomee hanno salutato la mia vasca andandosene completamente.

Attualmente la vasca è giunta alla settima settimana, dunque riceve sette ore di luce dal bulbo HQI Plusrite (ottimo bulbo, specie se rapportato al prezzo davvero irrisorio) ed ho deciso di premiarla con il primo inserimento.

La scelta è caduta su una talea selvatica di Acropora Gomezi azzurra, talea acquistata dall'amico Marco di Acquarium 2000 di Castel Mella (Bs) e che al suo interno ospita anche un simpatico granchietto simbionte.



La talea è quella in foto e a distanza di una settimana dall'introduzione non pare aver perso in maniera significativa colore. Il test sta andando a buon fine, ASDU è pronto per ricevere altre talee.

Per mia scelta saranno introdotte tutte talee molto piccole, (come del resto ho sempre fatto in precedenza) eviterò nella maniera più assoluta di inserire colonie madri e lascerò al corso della natura lo sviluppo di queste.

Intanto gustatevi questo primo assaggio di ASDU.... A presto per le foto dei prossimi inserimenti.

domenica 29 novembre 2009

E luce fu!

E si... Oggi con due giorni di anticipo rispetto al mese preciso preciso ASDU ha iniziato a prendere luce.
Un'oretta, ancora poca, ma sufficiente per cambiare l'aspetto al salotto dopo un mese di buio pesto.

Ora il fotoperiodo sarà incrementato, salvo spiacevoli sorprese in corso d'opera, di un'ora a settimana fino ad arrivare a regime con 9 ore. Questa probabilmente è la fase più odiata e temuta dall'acquariofilo... Infatti le varie fasi algali sono li in agguato, e molte volte (speriamo che non sia proprio questa) nemmeno il mese di buio ed i valori chimici "a posto" sono capaci di scongiurarle.

Vi terrò aggiornati!

Per quanto riguarda la chimica della vasca, in questo mese non ho mai aggiunto nulla se non integratori di calcio e magnesio per riportarli su valori accettabili dopo che il sale Hw-Wiedgant Marinemix professional che ho deciso di impiegare si è rivelato poverissimo di questi due elementi.

Ritengo che le rocce, se di buona qualità e ben "vive" abbiano loro tutto quello che serve per far partire una vasca, e anche in questa occasione la natura sembra avermi dato ragione.

I nitrati sono passati dai 50 mg del giorno che ho riempito la vasca agli attuali 4 mg/lt, i fosfati, dopo il picco di 0.80 mg/lt erano ieri a 0.36 mg/lt, un valore ancora elevatissimo per una vasca marina e per iniziare a dare luce, ma l'eliminazione "naturale" dei fosfati in acquario è molto più lunga rispetto che al ciclo dell'azoto e pertanto ho deciso di impiegare, anche per darmi una mano con i silicati molto elevati, (1,5 mg/lt) un pò di resine Forwater a base ferrosa specifiche per l'eliminazione di fosfati e silicati.

In nemmeno 24 ore il livello di fosfati è passato da 0.36 mg/lt a 0.00 mg/lt (entrambe le misure sono state fatte con fotometro Martini), mentre, per i silicati devo dire di non aver visto una grande calo...

Ma ecco nei dettagli i valori chimici misurati stamattina:

  • Temperatura: +25.4°C.
  • Salinità: 35 ppm.
  • Ph: 8.05
  • Luce: 1 Ora
  • Kh: 8.1
  • No2: 0.00
  • No3: 4
  • Po4: 0.00
  • Sio2: 1.5
  • Ca: 435
  • Mg: 1140
See You Soon!!

giovedì 12 novembre 2009

Cara ENEL ti scrivo...


In un periodo (leggi maturazione) in cui in vasca c'è ben poco da fare se non lasciare il tempo alle rocce vive di fare il loro sporco lavoro ho trovato anche lo spazio da dedicare alla compilazione di questo foglio excel prelevato dal sito dell'amico Danilo Ronchi (www.danireef.com) foglio con cui è possibile calcolare, in via ovviamente approssimativa il costo di gestione della propria vasca sotto il punto di vista del consumo di elettricità.

Per la mia pozza spannometricamente vengo a spendere la bella cifra di 127€! Sorpresa, non proprio, non sono nuovo agli acquari marini ma vedere una cifra (che magari non sarà di certo esatta) piuttosto che immaginarla fa sempre un pò effetto.

127 eurini non sono pochi... Dall'ENEL mi aspetto per lo meno gli auguri di Buon Natale! Non credo di essere un cattivo cliente!!!

giovedì 5 novembre 2009

Good luck ASDU.



Ebbene si... Ieri ASDU ha emesso i suoi primi vagiti, posizionate le rocce, riempita la vasca, l'acqua che inizia a tracimare, si accedono le pompe, è nato! Ora devo solo maturare e crescere piano piano, ma come tutti sanno maturare e crescere per un'acquario non è semplice...

A dir la verità non è stato semplice nemmeno il parto, nonostante la creazione della rocciata a secco (cioè a vasca vuota) l'impresa non è stata delle più facili, nonostante l'idea di disporre le rocce in salotto per poter valutare meglio la loro forma e scegliere il pezzo più adatto la rocciata è stata fatta e rifatta più volte.
Alla fine la scelta è stata questa, rocciata digrandante dalla parete di sinistra a simulare un reef che dalla laguna si butta in mare aperto, una soluzione già adottata nel mio precedente allestimento, ma questa volta alleggerita nella forma e nella quantità di rocce che è passata dai vecchi 85 kg (parte di questi in sump) agli attuali 52.

Per un momento mi era balenata l'idea di mettere in vasca solamente 40 kg di roccia staccandomi in maniera molto marcata da quel rapporto di un kg di roccia ogni 5 lt di acqua che rappresenta un dogma del metodo Berlinese.

Volevo contare molto sul fatto che lo schiumatoio alloggiato in sump (un LG900) è decisamente sovradimensionato per la vasca e dunque demandare a questo, quasi in toto l'opera di "ripulisti".

Mi è mancato però il coraggio, e l'idea di partire con il piede sbagliato mi ha fugato ogni dubbio.

C'è un vecchio detto che dice "chi ben comincia è a metà dell'opera" perchè contraddirlo???

lunedì 26 ottobre 2009

E la sump è tornata al suo posto.




Ebbene si, con oggi la sump è ritornata nel suo posto, pronta a dare il suo decisivo contributo per la riuscita del progetto Asdu.

La sump e tutti i suoi componenti sono stati nei giorni scorsi accuratamente puliti con acqua e acido cloridrico (al supermercato muriatico n.d.r.) sciaquati per bene con acqua dolce e oggi sono ritornati al loro posto.

A dir la verità manca solamente il reattore di calcio Korallin C1501 all'appello ma per questo si è resa necessaria una manutenzione più pesante. Infatti ho dovuto tagliare di netto i bulloni che tenevano serrato il tappo del reattore al resto del corpo in quanto completamente arruginiti dalla salsedine.

Inoltre c'è stata l'amara sorpresa di trovare la girante della pompa di ricircolo (una EHEIM 1048) rotta. Sia l'alberino in ceramica sia il corpo della girante hanno dato forfait, facendomi ricredere che le EHIEM siano pompe indistruttibili.

La mancanza del reattore di calcio in questo primo periodo di maturazione non inficierà nel corretto "funzionamento" della vasca in quanto per un bel pò di mesi non vi sarà bisogno di integrare il calcio in maniera così importante visto il ridottissimo consumo da parte della vasca stessa.

Ho colto inoltre l'occasione per rifare completamente i cablaggi dei quadri prese e timer, più per scrupolo in realtà che per bisogno reale. E' vero che i quadri che ho utilizzato non sono stagni ma già ad una prima ispezione non mostravano internamente segni di corrosione.

Quello che invece i segni li ha mostrati già diverso tempo fa è stato uno dei due timer Gewiss da incasso. Da almeno un'anno non dava cenni di vita, con l'occasione l'ho sostituito anche se in realtà non mi è mai servito a nulla visto e considerato che il movimento in vasca è affidato a due pompe elettroniche Tunze Turbelle comandate dal loro controller.

In foto i risultati dei lavori di questa settimana, l'ordine regna sovrano nella sump, ma per quanto? Non preoccupatevi appena l'acquario inizierà a girare l'ordine se ne andrà e nella mia sump tornerà a regnare il casino!

sabato 17 ottobre 2009

Un'impegno preciso... Mai più sabbia nelle mie vasche.


Ebbene si, dopo quindici giorni di duro lavoro (assolutamente falso) oggi ho rimosso dalla vasca l'ultima roccia ed ora sono tutte al buio in garage ad aspettare il loro turno per poter essere rimesse in un ambiente decisamente più consono a loro.

Così facendo ho lasciato scoperto in tutta la sua melmosità il fondo di sabbia corallina che avevo messo dopo un'anno e mezzo dall'avvio della vasca. La scelta della graulometria all'epoca era caduta su una grana medio-sottile 2/3 mm e mi ero limitato a depositarne mezzo centimetro nelle parti visibili del fondo.

Inutile dire che subito l'effetto ottico è stato sorprendente. La vasca sembrava davvero essere un'altra. Il riflesso della luce, finalmente quel vetraccio di fondo scomparso dalla vista. Dio ero convinto di aver fatto la scelta giusta!


Ma questo mio entisiasmo è durato solo pochi giorni, ovvero il tempo necessario che il mio A.Frenatus scoprisse quanto bello era grattarsi la pancia nella sabbia. Risultato... Gran parte del fondo in pochi giorni era stato sparato tra le rocce dalla coda del malefico pagliaccio.

Siamo tornati allo status iniziale insomma con l'effetto sabbia svanito, vetraccio di fondo in bella vista e in più un'ottima pattumiera per detriti tra le rocce.

Dopo che oggi ho visto quanta melma c'è nel fondo sono arrivato alla conclusione che "mai più sabbia nelle mie vasche" ovviamente DSB a parte. Non ne siete convinti?

Guardate le foto... Non fanno ribrezzo???